La 132ª Brigata Corazzata ARIETE è l’unica superstite delle 5 brigate di questo tipo che l’Esercito Italiano schierava alla metà degli anni '80, e racchiude 2/3 dei carri armati in dotazione alla Forza Armata, ossia 2 reggimenti, con il terzo, il 4º Rgt. Carri, inserito nell’organigramma della Brigata Bersaglieri GARIBALDI, l’altra pedina “pesante” delle forze di terra italiane.
a cura di Paolo ValpoliniIl 23 giugno il Governo spagnolo ha ratificato la propria approvazione relativa al programma per la produzione del primo lotto di veicoli ruotati da combattimento 8x8 VCR (Vehículo Combate a Rueda) DRAGÓN destinato all’Ejército de Tierra.
a cura di Eugenio PoL’USMC ha scelto la torretta remotizzata XM914 di Kongsberg per il programma Marine Air Defense Integrated System Increment 1 (MADIS Inc 1).
a cura di Gabriele MolinelliL’Esercito Americano ha ufficialmente rilasciato la bozza della Request For Proposals (RFP) per la fase preliminare del progetto per il nuovo Optionally Manned Fighting Vehicle (OMFV), sostituto designato dello STRIKER Infantry Fighting Vehicle.
a cura di Fabio Di FeliceNei giorni scorsi l’Istituto Burevestnik, uno dei centri di ricerca legati al consorzio russo Rostec/Uralvagonzavod, ha pubblicato la prima immagine ufficiale del nuovo autocannone da 152 mm 2S43 MALVA.
a cura di Andrea MottolaIn virtù della sua condizione molto particolare Israele dispone di capacità militari piuttosto uniche. Uno dei settori in cui questa unicità si può notare in maniera evidente è senza dubbio quello dei veicoli terrestri. L'IDF (Israeli Defence Force) e le industrie israeliane hanno infatti sviluppato i carri della famiglia MERKAVA che, nel panorama degli MBT (Main Battle Tank), costituiscono un esempio di notevole originalità. Forse ancor più particolari ed originali sono state le soluzioni adottate da Tel Aviv nel campo degli IFV (Infantry Fighting Vehicle), soluzioni che hanno portato alla nascita di una nuova categoria di veicoli nota anche come HIFV (Heavy Infantry Fighting Vehicle), cioè veicoli da combattimento per la fanteria pesanti (o iperpesanti) (1). Contrariamente al resto del mondo, infatti, l’Esercito Israeliano non ha adottato alcun veicolo da combattimento per la fanteria “classico” (come il BRADLEY), ma ha optato per mezzi derivati (o ottenuti per trasformazione) dagli MBT: prima realizzando soluzioni basate sul carro britannico CENTURION (ed anche, in piccole quantità, sull'M-48 statunitense), seguite poi dall’ACHZARIT, ottenuto modificando profondamente i carri T-54/55 catturati, e infine, producendo il NAMER, derivato dall'MBT MERKAVA.
a cura di Eugenio Po e Enrico Po